Nella notte è esplosa una bomba carta davanti a un autosalone di Acilia: è la terza volta che accade nella zona di Roma.
La bomba carta di ieri sera sarebbe la terza fatta esplodere sul litorale romano, a distanza di pochi giorni dalle altre. Le prime due nella notte tra il 7 e l’8 agosto scorso, a Ostia e Fiumicino, mentre ieri sera un terzo ordigno artigianale è esploso ad Acilia, a pochi minuti dal mare.
I danni delle esplosioni
La bomba carta esplosa ieri sera ha spaventato i residenti vicino un autosalone in vicolo di Dragona, ad Acilia. Una zona che, come Ostia e Fiumicino, si trova sul litorale romano dove negli ultimi giorni si indaga sull’ipotesi del racket. L’esplosione ha provocato danni alla struttura e a un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze.
Durante l’esplosione avvenuta a Fiumicino nei giorni scorsi, invece, è stato colpito il ristorante da “Da cacio e Pepe“ in via Passo Buole: la vetrata è stata interamente distrutta e vari punti della veranda esterna sono stati danneggiati. Danni anche agli arredi e agli assi di sostegno, ma fortunatamente non ci sono stati feriti.
L’auto è risultata intestata a un polacco che abita nel suo Paese d’origine, ma è in uso alla figlia 30enne. La donna è stata interrogata, e ha dichiarato di non aver mai subito minacce e di non avere problemi con qualcuno.
L’ipotesi del racket
Ad investigare sugli episodi, avvenuti un giorno dopo l’altro, sono i carabinieri insieme alla polizia. I tre episodi potrebbero essere collegati, e al momento non si esclude nessuna ipotesi. Potrebbe trattarsi di una vendetta o di un caso di racket: la seconda sembrerebbe comunque quella più probabile.
Dalle telecamere di videosorveglianza sulla strada si potrebbero ottenere informazioni sugli autori dell’attentato. Il fenomeno potrebbe ricollegarsi al caso di Ostia, dove sono stati fatti esplodere altri ordigni come quello a giugno nel portone di un palazzo in via Aristide Carabelli.
